Perché Yoga Correttivo®

Perché Yoga Correttivo®

Perché Yoga Correttivo®

 

Usare la parola correttivo potrebbe confondere, lo so, ci sono già troppi yoga diversi nel sempre più grande mercato dello yoga. Chiarisco per capirci meglio, il nome non è poi così importante, qualsiasi nome è solo un riferimento stretto e impreciso. Non bisogna lasciarsi confondere anche dai nomi più spirituali o appropriati ! la forma non è la sostanza !.

Siamo pieni di pregiudizi di quello che dovrebbe essere lo yoga. Lo yoga è una esperienza e questa esperienza non te la dà il nome ma la pratica giusta !!!! Yoga Correttivo® perché non può essere diversamente quando si lavora la consapevolezza fisica a livelli importanti, è sempre yoga perché la consapevolezza fisica viene dal interno, da una mente centrata, presente e silenziosa. La spiritualità esiste anche oltre una forma predeterminata, ed è fondamentalmente laica e universale...! Correttivo perché viene dalla mia esperienza con la metodologia BKS Iyengar, Dona Holleman e la FisiomYoga (anatomia, fisiologia e patologia applicata allo yoga ) fondamentalmente cioè un approccio intenso di percezione psicofisica attraverso il movimento , l'allineamento, la distensione, il respiro e tanto altro !!!

 


La tecnica nello yoga

Tecnica vuol dire esplorazione, la capacità di essere presente in ogni angolo del corpo mentre fai una posizione o mentre entri o esci. E' una presenza attiva quella che va chiesta cioè capace di generare movimenti o cambiamenti all'interno del nostro corpo. Il corpo ne beneficia ma soprattutto la nostra consapevolezza e sensibilità crescono. Studiare la tecnica nella pratica dello yoga è imparare a decondizionare corpo e mente dagli automatismi quotidiani che ci bloccano e crescere in consapevolezza !

Esempi di automatismi:
-portare la testa in avanti mi porta a chiudere le spalle-crollare il torace sopra l’addome crea tensioni nel dorso e cervicali

Tecnica vuole dire capire come funziona il corpo non dal punto di vista accademico ma esperienziale, capire con il corpo quello che il corpo può e non può fare, essere in grado di proteggere le zone più deboli come ginocchia, spalle, cervicale e schiena lombare, imparare  a ricondizionare il sistema nervoso.

"Disimparare ciò che ci impedisce di imparare. Riuscire a scorgere ciò che ci impedisce di vedere. Riconoscere ciò che ci impedisce di comprendere. Creare le condizioni per essere in grado di imparare ad imparare." Roberto Potocniak  

L'enfasi sulla precisione

L'enfasi sulla precisione del movimento e l'allineamento ne fanno una disciplina in cui anche le posizioni relativamente semplici, sono un efficace mezzo di lavoro sul corpo e la mente, non un esercizio fisico fine a se stesso ma un metodo che, disciplina la mente e ci prepara a vivere il potenziale piu' elevato dell' essere umano.

Quello che cerchiamo non è rilassare un muscolo ! vogliamo che sia reattivo, che sappia rilassarsi e che sappia anche attivarsi ! ecco quello che serve, reattività. 

L'importanza degli allineamenti

Cercare l'allineamento con la forza di gravità è fondamentale, tutti gli altri allineamenti vengono dopo. In questa maniera il respiro si apre, la mente rimane ancorata nel presente e il sistema nervoso rimane calmo. Un giusto allineamento delle ossa e delle articolazioni, permette di raggiungere un miglior equilibrio con un minor sforzo muscolare. L'attenzione sugli allineamenti non mira semplicemente all'esecuzione corretta della posizione, ma e' finalizzata allo sviluppo della consapevolezza del proprio corpo, che si riflette poi in tutti gli aspetti della vita. 

Bisogna dire anche che capire veramente come e quando funzionano gli allineamenti vuole dire capire quando e come uscire dagli allineamenti. 

Il movimento

Le asana -posizioni- esercitano la totalita' del corpo, in ogni asana viene attivata ogni parte del corpo; anteriore, posteriore, laterale e interna allo stesso modo. Ogni parte del corpo viene stimolata in maniera precisa e profonda. C'è tanto movimento da ricercare all'interno della posizione quanto all'esterno

Ci sono due tipi di movimenti; interno ed esterno.

-Il movimento generato all'interno della posizione (movimento piu' piccolo, piu' "nascosto", meno accessibile, piu' preciso) viene chiamato azione, le azioni stimolano e allineano ogni parte del corpo.

-il movimento da una posizione all'altra, movimenti piu' lunghi, nella pratica ci sono movimenti di estensione, piegamenti avanti e indietro, espansione, movimenti orizzontali, verticali, diagonali, rotazioni laterali, inversioni.

Spesso viene detto: "non impariamo posizioni, impariamo azioni" .

Attraverso il movimento, le asana tonificano i muscoli da una parte e li rendono flessibili dall'altra, cercando il perfetto equilibrio tra contrazione e distensione, forza e riposo. 

Non ci interessa il movimento ma la qualità del movimento. Impara a creare spazio nuovo nel corpo, ad aprirlo ... in modo che il movimento possa diventare ampio!!! Impara ad allineare o collegare tra di loro le zone del corpo in modo di creare un movimento armonico !!! Impara a creare un rapporto con la gravità per creare movimenti leggeri e morbidi !!! Conosci come funziona il diaframma e muoviti con una libertà ed energia mai vista prima.

         "Che i nostri viaggi d'esplorazione non abbiano mai fine". Paul Wuhr 

 


 

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L'uso di sostegni, un valore aggiunto

Il senso degli attrezzi. Gli attrezzi al servizio della consapevolezza.

Prima imparo a sapere cosa cerco nella posizione, poi in secondo tempo imparo a usare l’attrezzo per raggiungere l'obiettivo.

Attrezzi base: tappetino pieghevole, mattoni, cinture, coperte, muro, pavimento. 

Attrezzi complementari: bolsters, sedie, corde al muro, pesi, elastico, bastone, stecca legno, lastra legno.

Le asana (posizioni) sono dirette ad aprire, sbloccare, stimolare il corpo a 360 gradi, a livello muscolare, organico ed energetico. 

L'uso innovativo di "sostegni" e attrezzi specifici per adattare le posizioni alle necesita' di ciascun individuo hanno fatto si che tutti possano praticare lo Yoga.

I sostegni, permettono di progredire gradualmente superando le limitazioni personali, apportano efficacia all'asana, permettono di poterla mantenere più a lungo, danno stabilita', risparmiano energia e riducono la fatica eccessiva quando non serve. 

 "La forza da sola, senza intelligenza e sensibilità, diventa presto aggressività."
  Roberto Potocniak


La consapevolezza del corpo

Consapevolezza è la ricerca di profondità. Il movimento spesso ci distrae da quello che accade veramente nella posizione. Tecnica è risvegliarsi a quello che accade. La consapevolezza è necessaria per crescere nella pratica.

Nel percorso verso la consapevolezza acquisire centratura è uno dei traguardi più importanti. La centratura è un punto di inizio e insieme un arrivo. 

Nello Yoga Correttivo ® il cervello si pone al servizio del corpo nella realizzazione delle asana ed e' attraverso l'attenzione, l'osservazione interna e la sensibilita' che il praticante matura la conoscenza della sua entita' come "corpo-mente".

 "La vita è adesso. Non vi è mai stato un tempo in cui la vostra vita non fosse adesso, né vi sarà mai".  Eckart Tolle

 

 

 

Quando si inizia a praticare e si cerca di fare un aggiustamento nella posizione, spesso tale azione risulta inefficace perché si compensa in altre parti del corpo. 

Per esempio, un principiante eseguendo una torsione ruoterà la testa invece della colonna vertebrale, ma divenuto piu' maturo, egli accrescera' la conoscenza e l'intelligenza del corpo in modo tale da correggere la posizione senza compensare in altre parti. La maturita' del praticante si evidenziera' in seguito nella capacita' di ricordare e di mantenere una correzione fatta dall'insegnante.

Da un punto di vista più profondo, bisogna usare le asana per entrare nel corpo, e non usare il corpo per entrare nelle asana, lo studio è sempre il corpo e non le asana ! ... le asana diventano pretesti per guardi in maniera più profonda. Bisogna distinguere tra mappa e territorio.... e ambire il territorio. La mappa non è il territorio ! le asana sono mappe non l'obiettivo..., tutto quello che ha una forma è mappa non territorio!!!!

"Cio' che rappresenta il progresso nella pratica non sono gli asana. Il progresso sta nella vostra consapevolezza e nella capacita' di portare questa  consapevolezza negli altri aspetti della vostra vita" Tim Noworyta 

Distinguere tra cervello anteriore (razionale) e cervello posteriore (meditativo). 

Cervello anteriore; imparo a focalizzare, a concentrarmi. Cervello che esclude. Cervello in modalità fotografica.

Cervello posteriore; imparo a defocalizzare, a stare attento. Cervello che include. Cervello in modalità video.

Yoga e spiritualità  

La spiritualità nella pratica di asana. La spiritualità esiste oltre una forma predeterminata, ed è fondamentalmente laica e universale, è meditazione o imparare a vivere dal cervello posteriore. La spiritualità è un percorso di consapevolezza oltre la forma e il tempo (cervello anteriore). Bisogna distinguere tra mappa e territorio.

L' importanza della pratica sistematica

Il metodo lavora in maniera sistematica, cominciando con le posizioni piu' basiche. Si va avanti approfondendo in queste posizioni prima di iniziare con posizioni piu' avanzate. La comprensione e l'impegno personale devono aumentare gradualmente. Negli estremi c’è la debolezza, nel centro c’è la forza. Il principiante tende a fare troppo o niente! Bisogna iniziare invece praticando dal morbido e poi intensifica senza passare per la tensione! 

"Se non è facile non è yoga !!!! Se non è semplice non è nemmeno profondo"  Nieves Lopez